Ciau bale
Ciau Bale: Una raccolta di racconti di Enrico Remmert
Enrico Remmert, uno scrittore torinese di grande talento, ha pubblicato nel 2017 una raccolta di racconti intitolata "La Guerra dei Murazzi". Questo libro, che ha ricevuto numerosi premi letterari italiani e che è stato incluso nella lista dei 100 libri italiani più belli degli ultimi venti anni, è stato ripubblicato in formato tascabile nel 2019. La raccolta è composta da quattro racconti, due lunghi e due brevi, che ci conducono in un viaggio attraverso luoghi e personaggi affascinanti.
Uno dei racconti, ambientato nella Torino dei Murazzi degli anni Novanta, ci mostra un lato decadente e underground della città . Remmert ci trasporta in un mondo sospeso tra realtà e immaginazione, creando una narrazione piena di vitalità . In un altro racconto, ci immergiamo nella storia di un parrucchiere giapponese visionario, che ci affascina per la sua meticolosità e disciplina creativa.
Il viaggio prosegue a Cuba, dove un gruppo di amici ci mostra sfumature culturali e politiche dell'isola che spesso rimangono poco approfondite. Infine, ci troviamo in un canile dove vengono allevati pitbull, e i personaggi che incontriamo ci ricordano alcune ambientazioni del film "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Remmert ci presenta personaggi semplici, con vite quotidiane e poche ambizioni, ma che attraverso le loro storie ci permettono di conoscere meglio i luoghi in cui vivono. Le loro storie personali sono ricche di dettagli da scoprire con attenzione: dall'esperienza dell'emigrazione albanese degli anni Novanta, ai sentimenti profondi del popolo cubano, all'integrazione della comunità marocchina in una Torino in evoluzione alla fine del secolo.
Remmert è un narratore italiano di grande talento, che riesce a incantare il lettore con la sua prosa brillante e divertente. La sua capacità di creare stili narrativi diversi, mantenendo sempre una scrittura ferma ed erudita, lo rende un autore da non perdere. In alcuni momenti, la sua scrittura ricorda quella di autori come Pier Vittorio Tondelli e Stefano Benni.
Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Enrico Remmert per parlare del suo libro e, soprattutto, della sua città natale, Torino. Continua a leggere per scoprire di più!
Intervista con Enrico Remmert
Ciao Enrico, i tuoi racconti sembrano avere dei collegamenti tra loro, come un filo invisibile che li unisce. Puoi spiegarci quale è il legame tra un buttafuori albanese, un parrucchiere giapponese, una jinetera cubana e un losco figuro serbo?
All'inizio, devo ammettere che non avevo un disegno preciso in mente quando ho scritto questi racconti. Non avevo concepito una sorta di "concept album", per usare un termine musicale. Tuttavia, mi sono reso conto che c'era un legame tra di loro solo dopo che la mia agente, Rita Vivian, me l'ha fatto notare. Mi ha fatto notare che tutte le storie presentano piccoli personaggi che si trovano di fronte a sfide e situazioni difficili.
Questi personaggi, ognuno nel proprio contesto culturale e geografico, devono affrontare situazioni complesse e prendere decisioni che possono cambiare il corso delle loro vite. Il legame tra di loro risiede quindi nella rappresentazione della condizione umana e nella capacità di affrontare le sfide che ci si presentano lungo il cammino.
Ad esempio, il buttafuori albanese deve fare i conti con i conflitti interni della sua comunità e con il suo ruolo di guardiano della sicurezza notturna. Il parrucchiere giapponese, invece, deve lottare per realizzare la sua visione artistica e affrontare le pressioni esterne. La jinetera cubana vive in un contesto sociale e politico complesso, in cui deve trovare il modo di sopravvivere e realizzare i suoi sogni. Infine, il losco figuro serbo si trova coinvolto in situazioni pericolose e deve fare i conti con la sua ambiguità morale.
Quindi, il legame tra questi personaggi risiede nella loro umanità e nella loro lotta per trovare un senso di appartenenza e realizzazione personale, nonostante le sfide che incontrano lungo il percorso.
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